VESTITI & VELENI – Difendiamoci dal lato oscuro della moda

VESTITI & VELENI – Difendiamoci dal lato oscuro della moda

Giovedì 13 giugno ore 20.30

Presso sede SIQUT s.b., via Cal della Veia 30, Cappella Maggiore (TV), loc. Anzano

Indagini epidemiologiche correlano lo stretto rapporto tra importanti patologie e coloranti sintetici presenti nell’abbigliamento (fino al 30% delle “DAC” Dermatiti Allergiche da Contatto).
Gli accertamenti delle Autorità rivelano che il 34% delle etichette riporta dati falsi.
Spesso i capi d’abbigliamento per bimbi contengono ftalati, formaldeide, metalli pesanti, solventi e coloranti tossici: queste sostanze cancerogene possono superare di 5 volte il valore ammesso.
Nell’abbigliamento per adulti, la situazione è ancora peggiore, in alcuni casi le sostanze tossiche superano di 24 volte i limiti di Legge.
Siamo arrivati al paradosso che, lo stesso abbigliamento prodotto in Cina ed importato in Europa, SE FOSSE PRODOTTO IN EUROPA – per le leggi cinesi – NON POTREBBE ESSERE IMPORTATO IN CINA!
Come possiamo difenderci?
Spesso si sente parlare di “coloranti naturali”.
Ma, chiediamoci, “NATURALE” significa sempre “SICURO”?
Cercheremo di rispondere a questi interrogativi, con un’esperta di piante e tecniche tintorie, che ha collaborato in Rai e riviste nazionali.

Ennia Visentin, dal 1996 è docente di tecniche di decorazione pittorica e affresco presso diversi centri di formazione e specializzazione in varie regioni d’Italia e istituti internazionali. Ha insegnato presso il Centro Europeo di Venezia per i Mestieri della Conservazione del Patrimonio Architettonico. Negli ultimi anni si è concentrata sullo studio delle piante tintorie. Come esperta di tecniche antiche di decorazione e piante tintorie, ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche e televisive. Ha inoltre collaborato con riviste regionali e nazionali. In collaborazione con l’Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane Lis Aganis di Maniago (PN) sta coordinando un progetto di sviluppo di filiera corta, nell’area pedemontana pordenonese, per la produzione di un prodotto etico-culturale utilizzando le fibre tessili e i coloranti vegetali.